1. Introduzione

Nel mondo della Computer Graphic il problema di avere un formato di file flessibile, indipendente dalla macchina sulla quale è stato creato e che rappresenti informazioni grafiche con dimensioni ridotte, ha portato alla creazione di nuovi formati di file.

Tra i tanti formati definiti, è stato proposto uno con la capacità di compressione fino ad 1/50 della dimensione reale dell’immagine, senza effetti visibili sulla qualità.

Un comitato ISO/CCITT conosciuto come JPEG (Joint Photographic Expert Group) ha definito il primo standard internazionale di compressione per immagini a tono continuo, sia a livelli di grigio che a colori.

Questa tipologia di file è utile per la descrizione fotografica del mondo reale, poiché il metodo di compressione proposto non ha effetti visibili sulla qualità dell’immagine; mentre è poco adatto per disegni in cui il tratto dei singoli elementi grafici è essenziale per la visione complessiva e, una compressione potrebbe produrre effetti indesiderati sulla qualità.

Lo standard proposto dal JPEG definisce due metodi base di compressione, uno basato sull’uso di un metodo predittivo con compressione senza perdita di informazione "Lossless", l’altro basato sulla trasformata coseno (DCT) con perdita di informazione, per questo chiamato "Lossy".

L’algoritmo che utilizzeremo è l’algoritmo base per il JPEG, è di tipo lossy, ed è chiamato "Algoritmo Baseline".