3. Metodo predittivo

Questa metodologia di operare è basata sulla rimozione della ridondanza presente tra pixel successivi e sulla quantizzazione del contenuto informativo presente in un pixel che non può essere determinato dalla conoscenza dei pixel ad esso adiacenti. Infatti vengono utilizzati campioni già codificati dell’immagine per avere una "predizione", cioè una stima, del campione ancora da codificare.

L’errore risultante dalla sottrazione di tale stima dal valore reale del campione viene quantizzato in un insieme di livelli discreti di ampiezze e codificato; poiché il campo di variabilità delle differenze è meno esteso del campo di variabilità dei valori reali, è possibile usare pochi livelli di quantizzazione senza che ciò comporti un alto livello di degradazione nell’immagine ricostruita.

Nel sistema ricevente il segnale differenza decodificato viene ricostruito e sommato ad una stima fatta da un dispositivo di predizione identico a quello usato in fase di codifica, per avere una ricostruzione dell’immagine.